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Il Comune contro l'elettrodotto Sarroch-Macchiareddu PDF Stampa E-mail

L'Unione Sarda, articolo di Maria Grazia Marilotti - 23 dicembre 2009

Capoterra. Chiesto all'Enel lo spostamento del tracciato della linea ad alta tensione «No ai tralicci sulle nostre teste. Siamo stanchi di far da cuscinetto tra due aree industriali». Rifiutate nuove servitù sul territorio. Voci unanimi in Consiglio comunale.«Siamo stanchi di far da cuscinetto a opere e infrastrutture dei due poli industriali. Il nostro territorio è già saturo di tralicci, condotte, canalizzazioni per cavi elettrici, scavi per i cablaggi dei gestori telefonici e quant'altro».

Sulla decisione da parte della Terna di far passare il cavo interrato ad altissima tensione di 150 kv che trasporta energia sull'asse Sarroch-Assemini, lungo strade rurali e alcuni fondi agricoli il Consiglio comunale è stato categorico. E all'unanimità ha votato il percorso alternativo: far transitare i cavi via mare dalla Saras fino al pontile della ex Rumianca. Oppure farlo passare lungo la dorsale della nuova 195, dove c'è già il tracciato. La decisione è scaturita avantieri nel corso del Consiglio Comunale.

Nelle intenzioni della Terna, la società pubblica ex Enel che si occupa del trasporto dell'energia elettrica in alta tensione, la linea attraversa la vecchia 195 fino alla rotonda di Villa D'Orri, toccando aziende, campi, passando vicino alle case di Rio San Girolamo e la zona di Sant' Angelo, destinata ad insediamenti produttivi. Con gravi danni alle attività produttive e alla salute dei cittadini.

Ma a Capoterra non ci stanno. « Le opere sono necessarie allo sviluppo - sostiene Giorgio Marongiu, sindaco di Capoterra - ma tra tralicci dell'alta tensione della Pipe Line che sfiorano le abitazioni, antenne della telefonia mobile nei centri abitati e la futura strada statale 195. Il nostro territorio è già abbondantemente deturpato». Da qui l'alternativa: « Si può utilizzare il tracciato della futura strada statale 195, è un'opera strategica, ma il nostro territorio non deve essere destinatario di tutte le servitù, ce ne sono fin troppe». Lo ha sottolineato il primo cittadino, lo hanno ribadito nei loro interventi gli altri consiglieri di maggioranza e opposizione.

Due le soluzioni proposte. « Chiediamo di concordare il percorso, individuando le due possibilità: via mare lungo area servizi ai lati della futura 195 In tale area di servizio potrebbero in futuro trovare collocazione tutte le altre opere che stanno deturpando il territorio, vedi altri elettrodotti esistenti e pipeline» - è il parere di Efisio Demuru, assessore ai lavori pubblici e Dino Boero, presidente commissione lavori pubblici - ovviamente la 195 è in ritardo, mentre i lavori dell'elettrodotto devono partire nel 2010. Ma di questo problema non se ne deve far carico la comunità capoterrese.

 
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Efisio Demuru

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