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Accordo di programma tra Regione e Hidrodata PDF Stampa E-mail

 L'Unione Sarda, articolo di Maria Grazia Marilotti - 5 dicembre 2009

A difesa delle case Hidrodata suggerisce di realizzare argini e muraglioni. Idea che non piace all' amministrazione comunale e ai cittadini. Il primo faccia a faccia tra Regione e Hidrodata da una parte, e amministrazione comunale e l'Associazione 22 Ottobre dall'altra sul progetto di messa in sicurezza del Rio San Girolamo si è concluso con un accordo di programma e l'impegno da parte del Comune di stilare un documento da consegnare in tempi stretti, dove saranno elencate le opere necessarie per rendere sicura Capoterra. «Il nostro è un piano in corso d'opera». Lo hanno sottolineato ieri mattina in viale Trento a Cagliari i funzionari della Regione e i responsabili dell'Hidrodata, la società incaricata di stilare il piano da 35 e passa milioni di euro. Incontro sollecitato dal sindaco Giorgio Marongiu, dopo che la Regione ha dato al Comune sette giorni di tempo per un parere sullo studio ideato per rendere tranquillo il territorio ed evitare tragedie come quella del 22 ottobre 2008. Riunione tecnica, caratterizzata dall'assenza dei politici, dove hanno trovato ampio spazio teorie scientifiche sulle curve pluviometriche qui e là contestate dai diversi tecnici. Due le ipotesi a confronto: la società torinese sostiene l'idea di non dover intervenire direttamente sul fiume, ma lasciare che faccia il suo corso naturale e sfoghi in aree di esondazione. A difesa delle case suggerisce di realizzare argini e muraglioni. Idea che non piace all'amministrazione comunale, cittadini, associazione 22 Ottobre e Coop Poggio dei Pini.
«Allarghiamo in modo omogeneo da monte a valle l'alveo del fiume in modo che possa contenere l'acqua che è stata calcolata. Ovvero, una piena pari a 410 metri cubi al secondo e adeguiamo i ponti alla nuova larghezza del canale», è l'idea sostenuta da Giorgio Marongiu e dall'intera Giunta, ma anche da Antonio Sau, presidente della 22 Ottobre, presente al tavolo in qualità di esperto del territorio assieme a Rita Lai.

«Si sta aprendo un importante canale di dialogo con Regione e Hidrodata», ha precisato l'assessore ai Lavori pubblici Efisio Demuru nel ribadire la necessità, sottolineata a più riprese da Marongiu, di ripetere l'esperienza positiva degli interventi sul Rio Santa Lucia. Quel che non piace è la struttura in difesa dell'Hidrocontrol e i muri in cemento armato a difesa delle case. Terranno? «Rio San Girolamo», precisano i consiglieri Pd Giacomo Mallus e Salvatore Littarru, «in base al piano Hidrodata, sarà circondato da tre muraglioni, uno dei quali sbarra l'unica via di fuga in caso di evacuazione, cioè da via Praga e piazza Rio San Girolamo verso le zone di emergenza. Se dovesse crollare faremo la fine dei topi». Il consigliere Pdl Gigi Frau e l'assessore ai Servizi sociali Marco Zaccheddu spostano l'attenzione a Frutti d'Oro. «Non si può pensare a realizzare opere senza tenere conto della popolazione che in quella case ci deve vivere».

 
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Efisio Demuru

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