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Consiglio comunale aperto ai cittadini per ricordare le vittime dell'alluvione PDF Stampa E-mail
L'Unione Sarda, articolo di Maria Grazia Marilotti - 09 ottobre 2009

Il 22 ottobre sarà una ricorrenza dai toni infuocati. Per ricordare con una seduta pubblica le vittime e le tragiche vicende dell'alluvione di un anno fa è stato convocato per la vigila un Consiglio comunale aperto ai cittadini. E il dibattito si preannuncia acceso. Soprattutto alla luce di quanto emerso dal rapporto sull'alluvione del 2008 che il Corpo Forestale ha consegnato il 26 settembre in Procura.

Un'inchiesta, quella dei ranger, dove si individuano responsabilità precise. E che consegna un primo verdetto inquietante: non è stata una fatalità: i morti si potevano evitare, e pure la distruzione di strade e abitazioni. E a giudicare dalle premesse. Lo scorso Consiglio comunale dai banchi della maggioranza e dell'opposizione sono volate parole al vetriolo, accuse da un capo all'altro sul disastro che ha causato lo scorso anno 5 morti e distruzione.

«Il Comune in questi ultimi dieci anni ha fatto quello che ha potuto per impedire lo sfascio del territorio, bloccando ad esempio undici lottizzazioni sul rio Masoni Ollastu e San Girolamo», precisa Efisio Demuru, assessore comunale ai Lavori pubblici. «Non bisogna poi dimenticarsi che quello di Capoterra è stato un evento straordinario, è piovuto il doppio di quanto abbia piovuto a Messina». Il consigliere Giacomo Mallus torna a insistere sulla necessità che venga preso in esame il disegno di legge presentato dal consigliere Marco Espa sulla messa in sicurezza del territorio. «Quel che è accaduto il 22 ottobre deve essere preso ad esempio perché non si ripetano più gli errori del passato, ma per far questo abbiamo bisogno di un Pai che ci dica con chiarezza dove poter costruire o meno, Capoterra si deve dotare di un Puc che dia priorità alle norme di carattere idrogeologico».

Intanto pare che lo studio redatto da Hidrodata sulla messa in sicurezza di Capoterra sia pronto. Tra gli interventi ci saranno anche cinque ponti da rifare e interventi sulla strada statale 195. Si parla almeno di due rotatorie, quella di Su Loi, da ricostruire alla luce di quanto è emerso dopo e quella sul rio san Girolamo. Franco Bayre, dalle file dell'opposizione precisa: «È evidente che al di là della straordinarietà dell'evento, a Capoterra non si è prestata attenzione alla salvaguardia dell'ambiente e anche oggi non mi pare ci sia un chiaro segnale di tale volontà».
 
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Efisio Demuru

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