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Il Sindaco: ĢIl piano anti alluvione č inadeguatoģ PDF Stampa E-mail
L'Unione Sarda, articolo di Maria Grazia Marilotti - 12 novembre 2009

Un progetto per la sicurezza che non convince: non si parla di allargamento dell'alveo del fiume, come invece ci si aspettava e come in passato era accaduto per il rio Santa Lucia dopo l'alluvione del 1999. Insomma: pollice verso per il piano di “Hidrodata”. Ieri sera il Consiglio comunale ha espresso forti perplessità e un parere sostanzialmente negativo sugli interventi di protezione e salvaguardia dei luoghi colpiti dall'alluvione del 22 ottobre che la Regione ha affidato alla società torinese.

IL CONSIGLIO In una sala affollatissima, i consiglieri di maggioranza e opposizione hanno manifestato forti critiche a un progetto che prevede la demolizione e ricostruzione di tutti i ponti e viadotti, uno dei quali lungo 110 metri a Poggio dei Pini, e argini in cemento dell'altezza di 5 metri e mezzo e lungo 210 per proteggere le case e popolazione di Rio san Girolamo da un'eventuale nuova piena del fiume. Questo il risultato della prima seduta del Consiglio straordinario, convocato ieri per esaminare nei dettagli il piano ed esprimere un parere che deve arrivare entro sette giorni, come chiesto al Comune dall'assessorato regionale ai Lavori pubblici.

IL SINDACO Ma il sindaco Giorgio Marongiu ha già chiesto una proroga per consentire all'amministrazione cittadina di avvalersi di tecnici esperti che possano esaminare nel dettaglio il progetto. Non solo: dai banchi della maggioranza e dell'opposizione è stata ribadita la necessità che i tecnici di Hidrodata vadano in aula a spiegare nel dettaglio il piano anti - alluvione.

LE REAZIONI «Questo studio è inadeguato per mettere in sicurezza il nostro territorio», ha precisato Nuccio Arrais, assessore all'Urbanistica. «Mancano le vie di fuga da Frutti d'Oro II», ha aggiunto il consigliere del Pdl Gigi Frau. «È impensabile prevedere ponti lunghi 100 metri a Poggio dei Pini e altri di venti a valle, dove la stessa acqua arriverebbe in quantità maggiori», è il parere di Dino Boero, presidente della commissione urbanistica. Perplessità per le scelte di Hidrodata sono giunte anche da Efisio Demuru, assessore ai Lavori pubblici: «È più costoso proteggere l'Hidrocontrol che demolirlo e ricostruirlo in luogo più sicuro». Così anche Franco Magi, consigliere di opposizione: «Ho apprezzato la scelta dell'assessorato regionale all'Urbanistica di coinvolgere il Comune, ma lo studio mi pare superficiale, in particolare la prevista demolizione degli impianti sportivi di Poggio dei Pini è inammissibile senza la previsione di fondi per la ricostruzione».
 
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Efisio Demuru

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