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Un centro sociale a Capoterra per anziani, bambini, giovani e disabili. |
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19 gennaio 2009
Il Centro sociale inaugurato qualche settimana fa nel Comune di Capoterra nasce con l'obiettivo di dare una molteplice risposta alle esigenza sociali, di offrire ad anziani, bambini, adolescenti e alle persone con disabilità, un luogo dove incontrarsi, leggere, ascoltare buona musica e realizzare nel tempo libero una serie di iniziative che possano arricchire tanto l’individuo quanto l’intera comunità capoterrese.
Il luogo supera e unifica le varie offerte sociali una volta dislocate in tanti piccoli locali sparsi tra le vie La Marmora, via Garibaldi e via Amendola, il locale ha una spaziosa sala di lettura, ballo, informatica, attività artistiche e manuali e sala di incisione.
La struttura di aggregazione sociale polivalente in via Cagliari 198, è stata realizzata da un’idea di riutilizzo dei vecchi locali, costruiti agli inizi del novecento per ospitare la vecchia scuola elementare che negli anni fu trasformata in scuola media, per finire nel degrado e nell’abbandono tanto da essere rifugio per una famiglia di senzatetto.
Ora sarà un luogo di incontro di cultura e formazione per tanti cittadini, restando aperto tutti i giorni, compresa la domenica per dare così l'opportunità a tante persone di trascorrere in compagnia il tempo libero.
Il calendario delle attività verrà suddiviso per fasce d'età, la mattina per i meno giovani saranno tenute delle lezioni di ginnastica dolce. Di pomeriggio è prevista l'apertura dei laboratori: per gli anziani ci sono le carte, il cruciverba, tanti altri giochi di società e ancora tanta informatica, bricolage, pittura, per i giovanissimi, informatica e musica.
La domenica si apre la pista da ballo con un repertorio che accontenta tutti.
Il centro sociale è dislocato su due piani, ospita laboratori, sale e uffici, il centro affidi, il servizio di assistenza domiciliare, quello scolastico ed educativo riservato agli studenti disabili.
Sostanzialmente uno spazio funzionale e attrezzato che realizza compiutamente l'incontro tra generazioni e dove trova maggiore accoglienza anche la ludoteca.
Tutto questo è frutto di un grande lavoro di squadra che ha visto protagonisti due sindaci, Tore Caboni e l’attuale Giorgio Marongiu, oltre al lavoro dell'Assessore Marco Zaccheddu e il contributo di tutta l’attuale giunta comunale.
Il centro sociale inizia così a rafforzare l’idea di coniugare integrazione sociale e recupero dei luoghi, cammino che questa amministrazione porta avanti con la realizzazione del centro Meccano nell’area sevizi per l’artigianato della zona Sant’Angelo che avrà il ruolo, in un’area baricentrica, di offrire un’offerta a che voglia creare momenti di incontro e di presentazione delle offerte dell’artigianato locale, il completamento del parco urbano nell’area adiacente i cimitero, la sistemazione del vecchio edificio situato a Su Loi, che una volta ultimato sarà riferimento per tutta una serie di iniziative culturali e aggregazionali e per non dimenticare l’area attrezzata per lo sport, recentemente finanziata da realizzare nei quartieri costieri.
Il territorio comunale ha la necessità di un’offerta culturale e sociale che sappia unire veramente il tessuto comunitario e che sappia coniugare le diverse pluralità di interessi per valorizzarle come la vera ricchezza umana della città di Capoterra.
Il centro sociale polivalente di via Cagliari è un importante passo avanti verso il raggiungimento di una città che sappia migliorare la qualità della vita di ciascuno dei suoi abitanti, infatti solo creando luoghi di incontro e di superamento delle vecchie divisioni tra il centro e le lottizzazioni collinare e costiere, è possibile trasformare l’unione di centro storico e di periferie in un’unica grande comunità delle capoterresi e dei capoterresi.
Anche così Capoterra si rialza dal fango e dalla distruzione provocata dall’alluvione del 22 ottobre 2008 e riprende il cammino di crescita e sviluppo sociale.
Efisio Demuru
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