Il Partito Democratico pur stando all'opposizione in Parlamento, in questo momento di grave crisi per l'economia italiana, cerca di contribuire con proposte concrete e di apertura nei confronti del Governo Berlusconi.

Dopo la proposta di un'indennità per i lavoratori che non hanno né un assegno di disoccupazione, né altre forme di copertura del reddito, il PD ha avanzato un’altra soluzione utile per dar ristoro ai cittadini che soffrono maggiormente la crisi del mondo del lavoro e dell'impresa.

Un contributo fiscale straordinario di 2 punti di Irpef in più sui redditi alti, superiori ai 120.000 euro di imponibile, per finanziare un Fondo Sociale di 500 milioni di euro a favore di chi si trova in condizioni di estrema povertà.

Questa proposta non è populista o paleocomunista, è semplice buon senso, chiedere a chi gode di redditi elevati di dare un piccolo contributo in questo momento.

Il Governo Berlusconi, come per la proposta dell'indennità di disoccupazione per i collaboratori a progetto, ha risposto con un secco NO. Non si capisce in quale modo il Governo voglia affrontare l'emergenza del mondo del lavoro e dell'impoverimento di tanti cittadini.

Il Centrodestra affida esclusivamente al mercato la soluzione della crisi, una logica darwiniana inaccettabile, il Partito Democratico invece ritiene che sia compito del Governo e del Parlamento trovare tutte le soluzioni praticabili per aiutare chi è in difficoltà.

In fondo è questa la grande differenza tra la Destra e la Sinistra, nessuno deve essere lasciato da solo ad affrontare questa, che forse è la più grave, crisi economica dal secondo dopo guerra ad oggi.

L'Italia supererà la crisi, se il paese saprà sfidare le difficoltà economiche senza perdere mai la solidarietà nei confronti dei cittadini più deboli.