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Cinque barriere antierosione saranno realizzate davanti alla lottizzazione Picciau e Frutti d'Oro PDF Stampa E-mail
30 Gennaio 2009 - L'Unione Sarda, articolo di Andrea Piras

La Regione approva il progetto di realizzazione delle barriere lungo la costa capoterrese, dopo dieci anni d'attesa il Comune di Capoterra è riuscito a far sbloccare il meccanismo burocratico regionale che impediva di realizzare l'importante opera di messa in sicurezza del territorio.

Saranno realizzate tra la lottizzazione Picciau e Frutti d'Oro. La Regione ha approvato il progetto per la costruzione di cinque barriere antierosione davanti alla lottizzazione Picciau e Frutti d'Oro Quei quattro “pennelli” antierosione che dovranno salvaguardare il litorale di Capoterra dalle violenti mareggiate, sono compatibili con l'ambiente. Lo ha stabilito la Giunta regionale che ieri ha dato parere favorevole al progetto di protezione costiera predisposto dagli ingegneri Nicola ed Enrico Montaldo nell'ambito dell'accordo di programma sul Piano integrati d'area siglato tra il Comune di Capoterra e la stessa Regione. Un nulla osta atteso da dodici anni e diventato ancora più urgente quattro mesi fa, quando le abitazioni di Frutti d'Oro vennero sconvolte dall'alluvione del 22 ottobre e nei giorni successivi anche dai marosi scatenati dal vento di libeccio. Per ora il sì è stato dato esclusivamente per cinque dighe sofolte delle undici provviste inizialmente. Ma subito dopo la costruzione degli sbarramenti la zona verrà tenuta sotto stretto controllo per verificare i benefici o gli eventuali aspetti negativi che le strutture potranno avere sul litorale. Ci sono disponibili un milione e trecentomila euro per questo intervento di sistemazione e rinaturalizzazione delle difese litoranee, bonifica e sistemazione della fascia costiera che interesserà una tratto di 850 metri compresi tra gli insediamenti residenziali di Frutti d'Oro 1 e Frutti d'Oro 2. Un'area soggetta da decenni ad una progressiva erosione del mare che ha ridotto in maniera significativa l'estensione della spiaggia, esponendo le abitazioni e le infrastrutture più a ridosso della costa ad un elevato rischio mareggiate. I pennelli saranno realizzati in massi naturali, radicati a terra e sofolti, cioè semisommersi nel tratto terminale, a partire dalla nuova linea di riva (la lunghezza varia tra i 135 e i 210 metri). Si procederà anche al ripascimento, con sabbia proveniente da cave terrestri, nelle celle comprese tra pennelli adiacenti, in modo tale da completare il sistema di protezione costiera e riqualificare l'area d'intervento con la formazione di un insieme di spiagge asimmetriche (il volume della sabbia è stimato in circa 19 mila metri cubi). Durante la fase di realizzazione e per i primi due anni dal completamento delle opere, è previsto il monitoraggio del sistema di protezione e dell'evoluzione morfologica costiera (la spiaggia emersa e quella sommersa) nel tratto tra Cala d'Orri e La Maddalena Spiaggia. E’«Un'opera su cui l'amministrazione comunale puntava da anni e che finalmente ha trovato il pieno appoggio della giunta regionalee», dice l'assessore ai Lavori pubblici, Efisio Demuru.
 
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Efisio Demuru

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