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Primo obiettivo: ridare fiducia alla gente |
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16 Giugno 2007 - La Nuova Sardegna, articolo di Roberto Paracchini
CAGLIARI. Eccoli lì, i diesse, riuniti a consumare l’ultimo congresso cittadino prima della costituente per il Partito democratico. Ma la «distanza crescente tra politica e cittadini» come sottolineerà durante il suo intervento Luca Mereu (futuro segretario) e «la distanza dei cittadini dalla politica» come ribadirà il presidente della Provincia Graziano Milia, si è sentita anche ieri, vista la scarsa affluenza al simposio.
Nonostante i delegati iscritti fossero 173, le presenze nella sala convegni dell’hotel Regina Margheita, dove si è tenuto il quarto congresso, erano molto meno. «Confrontiamoci e discutiamo», ha invitato Mereu, che negli ultimi sette mesi ha guidato il partito con gli altri componenti della segreteria. Da tanto tempo, infatti l’ex segretario Ignazio Angioni aveva dato le dimissioni «per motivi personali». Ora il nuovo responsabile cittadino del partito della quercia dovrà fungere da traghettatore verso la nuova formazione che, in città, vedrà riuniti Ds, Margherita e Progetto Sardegna. «Un’occasione - ha precisato Mereu - da utilizzare anche e soprattutto per superare l’indifferenza di molti cittadini e per combattere la destra». Ma l’apatia alla politica, «non è solo figlia dei costi della politica, che pur ci sono», ha spiegato Milia: «In verità è un problema comune a tutto il mondo occidentale. Secondo i sondaggi solo il 16 per cento delle persone ha fiducia nella politica». Una questione «molto grande» che può essere superata se la politica riprenderà il suo ruolo di risolutore di problemi e se sarà di nuovo in grado di dare risposte alle richieste dei lavoratori.
Al congresso cittadino, che continuerà anche oggi e pur precisanto che ieri era venerdì sera, ci si sarebbe aspettato un pubblico più ampio. Ma così non è stato. «I partiti devono cambiare - ha precisato Marisa Depau, consigliera comunale, spettatrice del simposio - non si riesce più a coinvolgere la gente. Le sezioni dei Ds non sono più quelle di un tempo». In città gli iscritti sono circa seicento sparsi in dieci sezioni che hanno eletto i delegati (divisi tra fassiniani, la maggioranza, e i seguaci di Angius, mentre i mussiani sono usciti dai Ds). «Purtroppo non c’è più passione», ha lamentato Gianfranco Carboni, componente della segretria dei Ds e presidente della circoscrizione del centro storico.
Laura Meloni ha poi coordinato il dibattito, che ha visto diversi interventi, tra cui la parlamentare Amalia Schirru e il segretario cittadino della Margherita Roberto Murru. Quest’ultimo, riprendendo Mereu, ha messo in evidenza la necessità di iniziare subito a lavorare insieme per la costituente del Partito democratico. E ha chiesto che la nuova formazione politica metta al centro della sua agenda, a tutti i livelli, il caso-Cagliari. Poco prima Mereu aveva sottolineato come in città ci siano una serie di interessi forti che, nei momenti decisivi, si ricompattano ma che possono essere battuti con un maggiore coinvolgimento. Il capoluogo dell’isola, ha continuato, si presenta oggi come un grande laboratorio, grazie anche a una serie di scelte fatte dalla Regione (dal museo Betile alla riqualificazione di Sant’Elia, dalla pianificazione strategica alla sdemanializzazione di numerose aree militari, dal sistema portuale al piano sanitario per gli ospedali). Nello stesso tempo, però, vi soni pure alcuni timori. E, ha lasciato intendere Mereu, una maggiore discussione non farebbe male. Tuttavia Cagliari, ha affermato il presidente Milia, deve vedersi all’interno dell’area vasta e non dentro le mura daziarie: avere un respiro territoriale, «cosa che l’attuale Giunta di centrodestra non fa».
In consiglio comunale l’esperienza dell’Ulivo ha già aperto la strada al Partito democratico, ma il processo costituente, ha raccomandato Mereu, dovrà essere il più ampio e largo possibile, aperto ai giovani e alle donne e a tutte le espressioni della società civile. Aspetto sottolineato anche da Carlo Ciotti, già consigliere comunale e candidato sindaco, che ha rimarcato l’importanza del coinvolgimento delle associazioni di base presenti in città.
Oggi, in mattinata, continuerà il dibattito e, nel pomeriggio, si eleggerà il segretario-traghettatore.
Mercoledì scorso, intanto, è stata eletta anche la nuova segreteria provinciale federale di Cagliari: su undici componenti, cinque sono donne, come aveva promesso il nuovo segretario Efisio Demuru. Ne fanno parte Pasquale Alfano, Orlando Carcangiu, Fabio Cogoni, Stefania Frigau, Laura Gatto, Yuri Marcialis, Romina Mura, Isabella Murtas, Massimo Pusceddu, Ottavio Schirru e Stefania Spiga, nominati con novanta voti a favore, tre astenuti e nessun voto contrario.
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