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Rubinetti a secco nei quartieri di Pauliara, Santa Barbara e Belvedere. PDF Stampa E-mail
19 luglio 2010

Crescono i disagi per la riduzione della pressione idrica nelle condotte. Contestata Abbanoa. In campo le autobotti. S porchi, assettati e con la voglia di diventare cattivi. Di certo sono furibondi, gli abitanti di Poggio dei Pini, visto che da quattro giorni, nelle loro case, l'acqua non arriva, e quando sgorga lo fa con un filo tanto sottile da non riempire neppure una bottiglia. Così oggi si raduneranno davanti alla sede della coop che governa il centro residenziale, in accappatoio e spazzolino da denti, per protestare contro i disagi causati da Abbanoa e le sue scelte di modificare la portata dell'erogazione.

LO STOP Dopo il black out idrico dei giorni scorsi nella parte alta di Poggio, i disagi hanno raggiunto anche gli altri quartieri. A Pauliara i rubinetti riescono a concedere qualche goccia d'acqua per un'ora al giorno, a Bellavista è stop totale da quattro giorni. Così qualcuno dei residenti ha fatto scelte drastiche. Come Andrea Vacca. «Le nostre case nella strada 58 di Poggio continuano a non ricevere acqua. Oggi sono dovuto scendere a Capoterra per riempire dei bidoni d'acqua al rubinetto del cimitero e per fare una doccia sommaria», spiega. Mentre il consigliere comunale dell'opposizione, Franco Magi, ha inviato un'interrogazione urgente al sindaco Giorgio Marongiu e all'assessore ai Lavori pubblici, Efiusio Demuru, per chiedere un loro intervento presso il Gestore unico dell'acqua. E per sapere «se intendano procedere nei confronti della società Abbanoa per interruzione dei pubblico servizio».

LA NOTA Intanto in questi giorni il presidente della cooperativa, Giacomo Cocco, ha inviato una nota sulla situazione dell'approvvigionamento ai soci. Una lettera in cui è spiegato cosa sta realmente accadendo nella lottizzazione sul versante-acqua. Ma anche per raccontare le azioni in corso. «La cooperativa si è già attivata per chiedere ad Abbanoa un aumento della portata attualmente erogata, almeno per il periodo estivo in cui vi è un aumento considerevole dei consumi, almeno sino a quando l'iter di riattivazione dei pozzi non sarà terminato». Per i poggini le scelte del gestore dell'acqua sono state assolutamente sbagliate. «Inspiegabili - sostiene Magi - visto che Abbanoa non può fingere di non sapere che a decorrere dal tragico evento alluvionale del 2008, i pozzi di Poggio, che supplivano alle carenze idriche estive, non sono più attivi».

LE SCELTE In queste ore, insomma, si cercano le alternative. Coop e Comune stanno cercando di sopperire alle difficoltà con le autobotti. Con uno dei mezzi si sta anche tentando di caricare il serbatoio di Santa Barbara, mentre la carenza di scorte sta ora interessando anche gli impianti antincendio.

ANDREA PIRAS
 
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Efisio Demuru

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