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Piste ciclabili, il Comune ora punta ai fondi del Ministero dell'Ambiente. PDF Stampa E-mail
L'Unione Sarda, Articolo di Mariagrazia Marilotti - 31 ottobre 2010

Verdissimi boschi, sentieri suggestivi, chilometri di lungomare tutti da pedalare. E tantissimi appassionati di bici.

Ma le piste ciclabili a Capoterra, benché richieste a gran voce, non ci sono ancora. Per questo il Comune, con deliberazione di Giunta, ha aderito al Bike Sharing e fonti rinnovabili, bando di finanziamento del ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Per accedervi, la Giunta ha approvato il progetto preliminare relativo al "Servizio bike-sharing per la mobilità ecosostenibile e all'adeguamento stradale per la realizzazione di un sistema di circuiti ciclabili tra le aree urbane", redatto dal personale del settore Lavori pubblici.

L'importo ammonta a 597.060 euro: 398.040 sono fondi ministeriali e 199.020 comunali. «Poter circolare in sicurezza in bici è una esigenza molto sentita dai cittadini», spiega l'assessore comunale ai Lavori pubblici Efisio Demuru, Pd. «Crediamo che la ciclabilità possa essere non solo uno strumento per migliorare la qualità della vita dei capoterresi ma anche per offrire un' opportunità a chi volesse conoscere il nostro territorio, dalla montagna alla costa».

Nel Piano strategico elaborato dall'amministrazione comunale, e con la compartecipazione dei cittadini, nel 2007 erano stati individuati tre importanti direttrici per privilegiare progetti di piste ciclabili nel territorio: la vecchia 195, la provinciale SP 91, il lungomare di Capoterra. Sono alcune delle possibili future strade destinate a fare spazio ai loro lati a comode e sicure piste ciclabili.

E uno dei punti programmatici del consigliere provinciale Giorgio Marongiu è quella di rendere sicura la Provinciale che dal lido raggiunge il centro di Capoterra, con interventi di sicurezza stradale e la realizzazione di piste ciclabili.

«È nei desideri di tantissimi residenti nelle zone a mare una pista ciclabile che da Torre degli Ulivi consenta di raggiungere in tranquillità e rispetto dell'ambiente, l'altro estremo del lido di Capoterra», aggiunge il consigliere Pd Giacomo Mallus, presidente della commissione Politiche comunitarie e rapporti con l'Unione Europea. «Il dato relativo ai chilometri di piste ciclabili è tra gli indici vivibilità di un territorio».
 
Centrosinistra, forse le primarie per scegliere l'erede di Giorgio Marongiu PDF Stampa E-mail
L’Unione Sarda, Articolo di Andrea Piras

Tornerà al voto, Capoterra, per scegliere i futuri amministratori. Tra loro non ci sarà più Giorgio Marongiu. A fermare la sua candidatura è la legge, la norma che gli impedirà di riproporsi, ancora una volta, dopo due mandati consecutivi, per la carica di sindaco. A distanza di parecchi mesi dall'appuntamento col voto, partiti e raggruppamenti (ma anche movimenti sganciati dagli schieramenti ufficiali di centrosinistra e centrodestra) già si stano confrontando. Tempo da perdere, evidentemente, non ce n'è, e già spuntano i primi nomi dei possibili papabili.

NEL PD Dalle parti del Pd (il partito di Marongiu) la voglia e il tentativo sono quelli di non anticipare troppo strategie e discussioni interne alla coalizione. Si sussurrano ipotesi di primarie, ma si parla anche di una scelta del candidato «che nascerà dal confronto sereno seppur serrato nel Pd».

LE SCELTE Di nomi, a Capoterra, nell'area centrosinistra, ne circolano comunque tre. Intanto quello dell'attuale vicesindaco Francesco Dessì (socialista), per tre volte anche assessore. Conferma la sua possibile candidatura ma assicura e ammette il desiderio personale di confrontarsi con il ruolo di primo cittadino: «Non sarò io, comunque a scegliere».

Nel Partito democratico sono e saranno probabilmente Efisio Demuru (storia Ds, oggi responsabile dei Lavori pubblici) e Marco Zaccheddu (anima Margherita, attuale assessore dei Servizi sociali) a contendersi il ruolo di capolista nella corsa alle urne. «Sono della vecchia scuola, se il partito dovesse chiedere la mia disponibilità non mi tirerò indietro. Ciò che importa è che a Capoterra venga confermata la continuità politico-amministrativa di questa maggioranza, magari allargata ad altre componenti con cui si sta già dialogando. Mi riferisco a Rifondazione, ai Rosso Mori, alle forze autonomiste», spiega Demuru. Così anche Zacchedu: «Provengo da un'esperienza di presidente della Comunità montana e di assessore, credo di avere un discreto consenso personale e devo dire che la voglia di confrontarmi con il suolo così difficile e importante di sindaco c'è tutta. Ma alla fine sarà uno solo il candidato e quel nome nascerà da discussioni e confronti. Lasciare il campo agli avversari, al centrodestra, sarrebbe un segnale di debolezza, e noi deboli non lo siamo».

GLI AVVERSARI Se il centrosinistra vuole restare alla guida di Capoterra, il centrodestra sembra deciso a riprendersi i piani alti del Municipio. Il nome del candidato? Gigi Frau. E lui non nega. Anzi, conferma e precisa. «La mia candidatura nasce dai miei sostenitori che ancora una volta stanno chiedendo il mio impegno». Ideatore della lista civica “Capoterra città turistica”, da sempre vicino al centrodestra e da poco più di tre anni tesserato con Forza Italia-Pdl pur restando in Consiglio comunale («Autorizzato dal partito», precisa) con il suo gruppo originario, spazza via aloni di presunzione. «La candidatura non l'ho chiesta io, sono gli elettori che mi indicano e mi spronano». Sarà davvero lui il candidato unico dell'area di centrodestra? Di nomi, in effetti, se ne fanno altri. In città come anche a Cagliari. A cominciare da quello di Lucia Baire, fino a poche settimane fa assessore regionale alla Cultura e Pubblica istruzione nella giunta Cappellacci.

IN CORSA Né col centrodestra né col centrosinistra. In corsa per la poltronissima potrebbe esserci anche Franco Bayre, che già nel 2006 aveva corso autonomamente conquistando, oltre al 12 per cento dei consensi, anche l'epiteto di «Il guastafeste». Dice: «Non mi sento avvinghiato alle poltrone della politica, ma so che se il mondo dell'associazionismo e molti concittadini dovessero chiedermelo, non dirò di no alla mia candidatura».
 
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