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Finalmente il Si della conferenza dei servizi : cinque barriere contro le mareggiate |
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8 Dicembre 2008 - L'Unione Sarda, articolo di Andrea Piras Cinque pannelli e non più undici. Sofolti, cioè sommersi, e non più emergenti come prevedeva il progetto originario. Nel nuovo programma di protezione della costa di Capoterra, da tempo colpita da un’inarrestabile erosione, rispunta adesso la vecchia idea del ripascimento, accantonata dopo gli insuccessi del Poetto e gli strascichi giudiziari che hanno portato in Tribunale amministratori pubblici della Provincia di Cagliari, tecnici e progettisti. Nessuna sistemazione di sabbie prelevate dal fondo del mare ma rena di cava su questo tratto di litorale della Sardegna sud-occidentale. Sedimenti che restituiranno alla costa davanti alle lottizzazione Picciau e Frutti d’Oro le spiagge di un tempo, quando ancora le villette in prima fila avevano le finestre non affacciate sull’acqua (come accade praticamente oggi) ma davanti a un arenile allora piuttosto esteso. «La conferenza dei servizi, che ci auspichiamo sia l’ultimo passaggio prima della discussione in giunta regionale, ha dato parere favorevole e comunque nessuno degli enti ha messo un freno al progetto delle barriere antierosione. Anzi, si è anche riproposta un importante piano di riqualificazione della costa con sabbia proveniente da una cava. È importante sottolineare che per la prima volta, dopo dieci anni di discussioni, a emergere è stato il concetto che i lavori devono essere fatti non solo per salvare l’ambiente costiero ma soprattutto mettere in sicurezza le abitazioni di numerose famiglie. Le stesse messe in ginocchio appena pochi giorni fa dall’ennesima, violentissima mareggiata. Tra l’altro un mese dopo l’alluvione del 22 ottobre », dice l’assessore ai Lavori pubblici di Capoterra, Efisio Demuru. «I cinque pennelli, costruiti obliquamente alla linea di costa saranno lunghi ognuno centocinquanta metri, ma a differenza di quanto programmato inizialmente, adesso sono state apportate alcune importanti correzioni, su indicazione della Conferenza dei servizi», spiega l’ingegner Nicola Montaldo, responsabile del progetto. Le barriere saranno sofolte, dunque sommerse, a una profondità di cinquanta centimetri dalla superficie. L’altra novità è la realizzazione di una nuova spiaggia estesa per ottanta metri». Ci sono, disponibili, un milione e trecentomila euro. Sufficienti per le dighe e per il ripascimento su un tratto di litorale comunque limitato. «Una volta completato il progetto - aggiunge Montaldo - terremo sotto controllo l’area con un monitoraggio costante, e solo allora, dopo due anni di osservazioni, si deciderà se e come procedere anche davanti a Torre degli Ulivi». Insomma, il sì di venerdì scorso pronunciato dalla conferenza dei servizi aspetta ora di essere ufficializzato da una delibera dell’esecutivo regionale. Solo allora si procederà all’affidamento dell’appalto e all’avvio dei lavori. «La nostra speranza è che il progetto di riqualificazione finisca in giunta entro l’anno», conclude Efisio Demuru. |
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Cinque barriere antierosione saranno realizzate davanti alla lottizzazione Picciau e Frutti d'Oro |
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30 Gennaio 2009 - L'Unione Sarda, articolo di Andrea Piras La Regione approva il progetto di realizzazione delle barriere lungo la costa capoterrese, dopo dieci anni d'attesa il Comune di Capoterra è riuscito a far sbloccare il meccanismo burocratico regionale che impediva di realizzare l'importante opera di messa in sicurezza del territorio. Saranno realizzate tra la lottizzazione Picciau e Frutti d'Oro. La Regione ha approvato il progetto per la costruzione di cinque barriere antierosione davanti alla lottizzazione Picciau e Frutti d'Oro Quei quattro “pennelli” antierosione che dovranno salvaguardare il litorale di Capoterra dalle violenti mareggiate, sono compatibili con l'ambiente. Lo ha stabilito la Giunta regionale che ieri ha dato parere favorevole al progetto di protezione costiera predisposto dagli ingegneri Nicola ed Enrico Montaldo nell'ambito dell'accordo di programma sul Piano integrati d'area siglato tra il Comune di Capoterra e la stessa Regione. Un nulla osta atteso da dodici anni e diventato ancora più urgente quattro mesi fa, quando le abitazioni di Frutti d'Oro vennero sconvolte dall'alluvione del 22 ottobre e nei giorni successivi anche dai marosi scatenati dal vento di libeccio. Per ora il sì è stato dato esclusivamente per cinque dighe sofolte delle undici provviste inizialmente. Ma subito dopo la costruzione degli sbarramenti la zona verrà tenuta sotto stretto controllo per verificare i benefici o gli eventuali aspetti negativi che le strutture potranno avere sul litorale. Ci sono disponibili un milione e trecentomila euro per questo intervento di sistemazione e rinaturalizzazione delle difese litoranee, bonifica e sistemazione della fascia costiera che interesserà una tratto di 850 metri compresi tra gli insediamenti residenziali di Frutti d'Oro 1 e Frutti d'Oro 2. Un'area soggetta da decenni ad una progressiva erosione del mare che ha ridotto in maniera significativa l'estensione della spiaggia, esponendo le abitazioni e le infrastrutture più a ridosso della costa ad un elevato rischio mareggiate. I pennelli saranno realizzati in massi naturali, radicati a terra e sofolti, cioè semisommersi nel tratto terminale, a partire dalla nuova linea di riva (la lunghezza varia tra i 135 e i 210 metri). Si procederà anche al ripascimento, con sabbia proveniente da cave terrestri, nelle celle comprese tra pennelli adiacenti, in modo tale da completare il sistema di protezione costiera e riqualificare l'area d'intervento con la formazione di un insieme di spiagge asimmetriche (il volume della sabbia è stimato in circa 19 mila metri cubi). Durante la fase di realizzazione e per i primi due anni dal completamento delle opere, è previsto il monitoraggio del sistema di protezione e dell'evoluzione morfologica costiera (la spiaggia emersa e quella sommersa) nel tratto tra Cala d'Orri e La Maddalena Spiaggia. E’«Un'opera su cui l'amministrazione comunale puntava da anni e che finalmente ha trovato il pieno appoggio della giunta regionalee», dice l'assessore ai Lavori pubblici, Efisio Demuru. |
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