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Rio San Girolamo, rinasce l'asilo PDF Stampa E-mail

Esultano i residenti della lottizzazione lungo il litorale e gli amministratori comunali

Finalmente la nuova scuola al posto di quella distrutta dall'alluvione

È il primo segno di rinascita, il ritorno a una normalità distrutta dall'alluvione di quel maledetto 22 ottobre del 2008 che seminò morte e devastazione. La scuola materna di Rio San Girolamo era stata travolta dall'acqua e dal fango. Chiusa per sempre.
Ora, grazie a un finanziamento regionale di 800 mila euro, i bambini delle lottizzazioni potranno contare su un nuovo istituto. Alla gara d'appalto si sono presentate oltre cento società costruttrici. La speranza è che entro il prossimo autunno, la scuola materna sia pronta ad ospitare nuovamente i bambini della zona, senza trasferte quotidiane verso

«La scuola sorgerà in viale Europa, in una zona destinata ai servizi, dove verrà anche realizzato un complesso sportivo - spiega il sindaco, Francesco Dessì - l'apertura del nuovo edificio scolastico permetterà ai bambini delle lottizzazioni di frequentare una scuola vicino casa e al Comune di risparmiare 50 mila euro all'anno per i trasporto dei bimbi».

Soddisfatto anche l'assessore ai Lavori Pubblici, Armando Farigu. «Questa scuola è il simbolo della rinascita dopo la tragedia - dice - restituire alla comunità un punto di riferimento così importante, ci permette di attendere con più serenità la messa in sicurezza dell'intero territorio».

Progetto alla mano, la scuola materna occuperà una superficie di 3600 metri quadri e potrà ospitare sino a 125 bambini divisi in cinque sezioni. Per le attività all'aria aperta, i bimbi potranno avere a disposizione 2400 metri quadri.

Anche dai banchi della minoranza si guarda al progetto della nuova materna con fiducia, come spiega il consigliere Luigi Frau. «Riportare i bambini a Rio San Girolamo è sicuramente un fatto positivo - dice - sono passati quasi quattro anni e ancora questo territorio aspetta delle risposte. Ci chiediamo quando verrà ricostruito ciò che è stato distrutto».

Per il presidente della Commissione Lavori pubblici, Efisio Demuru, «con l'assegnazione dei lavori si da finalmente al quartiere di Rio San Girolamo una struttura scolastica che a causa dell'alluvione era stata spostata nei locali del centro storico in Via Veneto. La nuova scuola è stata progettata tenendo conto delle esigenze degli insegnati e dei bambini alla luce delle norme e degli standard più elevati di qualità».

 
Consegnati i lavori per la realizzazione del progetto antierosione PDF Stampa E-mail

L'Unione Sarda, articolo di Andrea Piras - 21 marzo 2012

Sei dighe contro le onde e Barriere sommerse e nuova sabbia a Frutti d'Oro Sarà il Consorzio Ciro Menotti di Ravenna a realizzare le dighe antierosione e il ripascimento a Frutti d'Oro. Un intervento da un milione e 300 mila euro. Sarà il Consorzio Ciro Menotti di Ravenna a realizzare le massicciate antierosione davanti a Frutti d'Oro, i sei pennelli lunghi 850 metri ognuno che saranno sistemati obliqui rispetto alla linea di costa. Dighe semisofolte che dovranno smorzare la violenza delle mareggiate e impedire al mare di continuare a ingoiare la sabbia, quella pochissima sabbia rimasta sul litorale ma soprattutto bloccare i cavalloni prima che possano raggiungere le case ormai vicinissime alla battigia.

LA FIRMA L'altra mattina è stata firmata la consegna ufficiale dei lavori, ultimo passo per l'apertura del cantiere. Il consorzio avrà cinque mesi di tempo per dare inizio alle opere, ma è praticamente certo che i primissimi interventi avverranno ben prima dell'estate. A dirigere le delicate e complesse operazioni sarà l'ingegner Nicola Montaldo, docente di costruzioni idrauliche marittime all'Università di Cagliari e progettista del piano antierosione. All'impresa che si è aggiudicato l'appalto approvato dalla Regione nel 2009 e finanziato con un milione 335 mila euro (l'accordo di programma Pia 6-Sud-Santa Gilla era stato siglato il 23 giugno dell'anno prima con il Comune di Capoterra) il compito di individuare i materiali.

«Per le barriere - spiega Montaldo - si stanno valutando due ipotesi. O utilizzeremo il granito, che credo sia meno impattante dal punto di vista visivo, oppure gli andesiti, basalti più scuri. La sabbia dovrà invece arrivare dalle cave e dovrà avere una colorazione e la granulometria simili a quella presente sulla costa».

L'ARPAS A dare il via libera al progetto antierosione e mettere fine alla lunga attesa erano stati i risultati positivi del Piano di caratterizzazione per la protezione del litorale. Lo studio obbligatorio per legge quando si deve intervenire nel sottosuolo (sia sulla terraferma che in fondo al mare) che doveva verificare l'eventuale presenza di inquinamento. Il sì dell'Agenzia regionale per l'ambiente era arrivato alla fine di settembre 2010, mentre a gennaio Capoterra aveva accolto con soddisfazione la notizia dell'approvazione del bando Litus (300 mila euro) per le aree costiere degradate. Fondi per il piano antierosione e il ripascimento che il Comune potrà utilizzare nel tratto di Frutti d'Oro.

L'ATTESA «Per gli abitanti della costa e in particolare di Frutti d'Oro l'incubo delle mareggiate farà parte del passato. Questione altrettanto importante, oltre alla sicurezza, è che il ripascimento consentirà di poter riavere una spiaggia vera e non una sottile striscia di terra», è il commento di Efisio Demuru, oggi responsabile della Commissione Lavori pubblici e che nella scorsa legislatura si è occupato da assessore del piano contro l'erosione costiera.

 
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