Login






Password dimenticata?
Non hai ancora un account? Registrati
 
DS, riscossa dell’anima «industrialista PDF Stampa E-mail
La Nuova Sardegna, articolo di Roberto Paracchini - 24 luglio 2007

CAGLIARI. La bacchettata è venuta da Giorgio Asuni, segretario regionale dei chimici per la Cgil: «Non vedo i Ds, il partito in cui milito, tarato a consolidare l’industria esistente e non noto un simile impegno nemmeno nella Regione». La critica è venuta durante la tavola rotonda-dibattito sul «ruolo dell’industria della provincia di Cagliari», promosso dalla federazione dei Ds.

Un confronto in cui l’anima «industrialista», dove s’è identificato Asuni, ha dichiarato tutta la sua insoddisfazione verso qusto tipo di produzione, «in quanto nessun Paese può dirsi progredito senza sviluppo industriale». Asuni ha poi fatto l’esempio del sindaco Massimo Cacciari di Venezia che ha difeso «con tanta convinzione l’industria di Porto Marghera, pur di fronte a Venezia, da ottenere l’equilibrio del cloro e dei cloro derivati. Mentre noi, no».

Il papà dei Ds, il Pci, era un partito con una forte connotazione operaia e con la difesa dell’industria classica al primo posto. Poi nei vari passaggi che hanno portato ai Ds, si sono aggiunte e rafforzate varie anime, sorte anche dalla maggiore sensibilità verso l’ambiente. Ma ieri l’anima «industrialista» si è ripreso il suo ruolo. Solo una voce dissonante: «Io sono contro la chimica», ha affermato Stefano Lai che ha precisato anche che «il rapporto tra capitale investito e numero degli occupati è molto basso».

In apertura di dibattito Efisio Demuru (segretario provinciale dei Ds), ha precisato l’importanza di un confronto aperto nel cagliaritano sul ruolo dell’industria. In questa zona il settore produce (senza le costruzioni) il 14,5 per cento del prodotto interno lordo contro il 27 per cento nazionale. In tutta l’isola l’agricoltura arriva al 5 per cento e il turismo al 7 per cento. «Per questi motivi è importante un impegno serio e costante verso la difesa di questo comparto industriale, pur in un proceso di sviluppo integrato», ha detto Tore Mattana (consigliere regionale dei Ds, componente della commissione industria). Mauro Cois (sindaco di Sarroch) ha sottolineato con forza l’importanza del Polo industriale di Sarroch: mille milioni di euro di indotto, diecimila occupati, «di cui solo duemila residenti a Sarroch, e gli altri nei comuni vicini». E poi lamentato la campagna «becera che si sta facendo contro la Saras arrivando a metterne in crisi la stessa esistenza. Ma noi non possiamo fare a meno di imprese simili». Angelo Maxia ha, invece, messo in guardia dalla sparizione dell’industria del sale della zona, cuore sia dell’eccellenza ambientale che delle lavorazioni chimiche. Alberto Scanu, segretario degli industriali della Sardegna meridionale, ha ribadito l’importanza delle regole in difesa dell’ambiente e dei servizi avanzati per la crescita del territorio. L’assessore regionale Concetta Rau (Industria) ha spiegato che «bisogna puntare sulla qualità e l’innovazione» e che per questo la Regione ha cercato di lavorare sugli elementi di contesto in grado di svilupparli.
 
< Prec.   Pros. >
Efisio Demuru

Sondaggi

Il PD come si deve presentare alle elezioni politiche?
 
 
  © 2008 efisiodemuru.it - webmaster area riservata